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Premio Discografico Mario Cervo – 5 luglio 2023

Parco Mario Cervo, Olbia 5 luglio 2023 ore 21:00

Il Premio Mario Cervo viene istituito con la prima edizione nel 2015, con l’intento di promuovere e incentivare la produzione discografica degli artisti sardi e selezionarne cinque da presentare in una serata dal vivo.

Esso si prefigge «l’obiettivo di valorizzare il lavoro di chi, attraverso la realizzazione di un prodotto discografico, promuove il patrimonio culturale sardo».

A oggi per poter concorrere è indispensabile aver pubblicato il proprio lavoro in formato fisico nell’anno precedente alla selezione.

Il Premio si conferma, unico nel suo genere, un punto di riferimento fra gli artisti sardi che sono orgogliosi di essere selezionati per la serata finale.

Anche per il 2022, seppur di fronte ad una produzione meno corposa rispetto agli anni precedenti, le produzioni hanno spaziato in tutti i generi musicali e hanno impegnato la giuria in un attento ascolto che ha dovuto confrontare con attenzione tutte le espressioni artistiche proposte per l’alto livello tecnico e artistico.

A coordinare il lavoro è stato lo speaker radiofonico e presentatore Tommy Rossi, che si conferma per il nono anno consecutivo una preziosa e consolidata guida del Premio Discografico.

In giuria il nume tutelare del giornalismo musicale sardo Giacomo Serreli insieme a Marco Mulas (direttore scientifico ISRE), ai giornalisti Gian Domenico Mele (La Nuova Sardegna) e Enrico Melis Costa (Sa Scena Sarda), al musicista Giantore Budroni , al Direttore della Banda Musicale Felicino Mibelli Emiliano De Marco e alla musicista e associata all’Archivio Bruna Sassu.

Questo l’elenco dei dischi selezionati e che riceveranno il Premio Mario Cervo 2023 :


  • Claudia Crabuzza con il Cd “Grazia, La madre” di Squilibri Edizioni, una tra le voci più originali della scena musicale sarda, rende omaggio alla densità dell’opera Deleddiana insieme all’autore dei testi Stefano Starace le musiche e gli arrangiamenti di Andrea Lubino e Fabio Manconi hanno tradotto in musica dieci canzoni di altrettanti romanzi della Deledda , capaci di parlare ancora al cuore della sensibilità contemporanea
    https://www.sascena.it/grazia-la-madre-claudia-crabuzza/



  • Dalila Kayros con il CD “Animami” di Subsound Records
    ANIMAMI, composto tra il 2019 e il 2021 da Dalila Kayros e Danilo Casti, è un album che incarna i passaggi di un processo di trasformazione interiore, un viaggio dentro le profondità della mente, un’esplorazione nei luoghi bui della coscienza i cui contenuti nascosti riposano. Genere Sperimentale, Elettronica, Dark
    https://www.sascena.it/dalila-kayros-animami/

  •  Sandro Fresi e Marco Muntoni con il Cd “Kinda” di Iskeliu
    Sandro Fresi, ricercatore e polistrumentista gallurese, che da oltre trent’anni si dedica allo studio delle tradizioni musicali popolari della Sardegna e del Mediterraneo. In Kinda con la voce di Marco Muntoni, la tradizione dei canti folk della Gallura, , interpretati con sonorità di musica World.


  • Istentales con il CD “ Homines
    Dieci tracce nelle quali, la formazione, nata nel 1995, composta da Gigi Sanna alla voce, Luca Floris alla batteria e Sandro Canova al basso, racconta i temi sociali di un’isola che ha vissuto, e continua a vivere, tempi difficili. ventisette anni e che in questo album arricchisce e consolida le collaborazioni con Elio, i Tenores di Neoneli, i Modena City Ramblers e il Coro di Ittireddu.
    https://www.unionesarda.it/tags/personaggi/istentales


Ogni anno, inoltre, l’Archivio Mario Cervo ha facoltà di scelta su un disco presente nella raccolta e premiare i protagonisti per il Disco Storico. Quest’anno, Ottavio e Velia Cervo senza indugio hanno scelto il CD “Intonos” dei Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu del 1994.

Quest’anno abbiamo voluto scegliere il canto a tenore per voler omaggiare il canto piu antico del mondo” affermano Velia e Ottavio “il canto corale sardo espressione artistica che nel 2005 è stato inserito dall’Unesco tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità data la sua unicità e questo ci rende orgogliosi e fieri di continuare a promuovere le tradizioni della nostra isola”

 Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu è nato nel 1974 ed è il gruppo storico di canto a tenore del paese di Bitti. Da oltre quarantanni si esibiscono nel panorama nazionale e internazionale, contribuendo a diffondere questo genere musicale in ogni parte del mondo e attirando l’attenzione di importanti ricercatori e etnomusicologi e di numerosi rinomati musicisti come Lester Bowie, Ornette Coleman e Frank Zappa che nel 1993 aveva recensito proprio il cd Intonos. ( di cui alleghiamo articolo de La nuova Sardegna del 1994).

L’attuale formazione del Tenores di Bitti è composta dal leader Daniele Cossellu (oche e mesu oche); Mario Pira (bassu); Pier Luigi Giorno (contra); Dino Ruiu (oche e mesu oche).

La serata di premiazione del Premio Discografico Mario Cervo, nona edizione, si svolgerà il 5 luglio 2023 al Parco Mario Cervo alle ore 21. La serata sarà presentata dal Giornalista Giacomo Serreli con Tommy Rossi.

A tutti gli artisti premiati verrà consegnato una scultura in ceramica artigianale realizzata appositamente dall’artista olbiese Rita Tamponi

Non c’è dubbio che l’Archivio rappresenti una fetta di memoria storica e artistica di inestimabile valore per la Sardegna. Da grande appassionato di musica Mario Cervo iniziò nella seconda metà del secolo scorso a mettere insieme i pezzi di una collezione che sarebbe diventata di fondamentale importanza per la Sardegna. Vinili, audiocassette e libri sono solo alcuni dei pezzi di quello sterminato mosaico che è la casa-museo del collezionista sardo immersa tanto nei canti a tenore quanto nella lirica e nel rock and roll. Dopo la scomparsa di Mario Cervo, avvenuta nel 1997, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico e Paolo Angeli hanno lavorato a una puntuale archiviazione del materiale, lavoro portato avanti dal 2014 dall’Associazione Culturale della famiglia Cervo . Oggi contiene circa 3500 schede informative e la digitalizzazione di oltre 10.000 pezzi .


L’attività dell’Archivio Mario Cervo è sostenuta dal contributo dell’Amministrazione Comunale di Olbia – Assessorato alla Cultura e dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE)

 

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